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Inaugurazione decorazione Sala TAC

Inaugurazione decorazione Sala TAC

Ospedale infermi di Rimini (Novembre 2015)

Si è svolta nella mattina del 6 novembre 2015 una sobria cerimonia per l’inaugurazione di una decorazione muraria effettuata nella sala che ospita la Tac multistrato dell’Ospedale “Infermi” di Rimini. Opera effettuata dall’artista Susanna Bartolucci, e da un’idea della compianta Irene Bianchi, grazie a varie associazioni tra cui, in particolare, l’associazione “Oltre la Ricerca” e
l’associazione “Dottor Clown” di cui Irene Bianchi faceva parte. Erano presenti, oltre all’artista, i presidenti delle due associazioni, rispettivamente Francesca Gabellini ed Eros Salvatori, il sindaco di Rimini Andrea Gnassi, il direttore generale dell’A.USL Romagna Marcello Tonini ed il direttore del Dipartimento di Diagnostica per Immagini dell’A.USL Romagna Enrico Cavagna, il quale ha illustrato i principali dati d’attività.

Nel corso del 2014 sono state 13.446 le Tomografie Computerizzate effettuate con la cosiddetta “TAC multistrato” donata nel 2008 dall’associazione “Rimini Solidale Onlus”. Vale a dire una media di oltre 37 al giorno, sabato e domenica compresi, nelle 24 ore una ogni 39 minuti circa. Se poi si aggiungono le TAC effettuate con l’apparecchiatura situata nell’area del Dipartimento di Emergenza (DEA), il loro numero complessivo sale addirittura a 22.217 esami (uno ogni 23 minuti e mezzo), effettuati solo presso l’Ospedale “Infermi” di Rimini. Gli esami maggiormente effettuati sono Tomografie dell’addome, del torace, e del capo. Nella TAC in emergenza vengono invece prediletti gli esami “total body”, quelli cioè effettuati per avere una “scansione” dell’intero corpo (indicati soprattutto in caso di eventi traumatici).

A caratterizzare la Tomografia Computerizzata a 64 strati dell’Ospedale “Infermi” di Rimini, la grande velocità di esecuzione, oltre all’estrema accuratezza delle immagini che si traggono, grazie alle ricostruzioni in “3 dimensioni”. Ciò consente di avere risultati estremamente dettagliati con un’esposizione ai raggi X più limitata. Francesca Gabellini ha letto un ricordo di Irene Bianchi, mentre il direttore generale ha sottolineato due aspetti: l’importanza del rapporto pubblico privato per migliorare la sanità romagnola, ed il valore dei progetti di umanizzazione delle cure ed accoglienza. A quest’ultimo proposito si possono ricordare varie esperienze, all’interno sia dell’Ospedale di Rimini sia di tutte le strutture aziendali, a partire dalla scelta dei materiali e dei colori per le tinteggiature delle aree ristrutturate o costruite ex novo, per arrivare ai quadri e ai poster a decorazione delle pareti (ad esempio col progetto “Pennelli per la Vita” di Rimini, o col concorso fotografico “La Vita in una foto”), fino alle decorazioni di alcuni ambienti di particolare impatto, come il murales a
tema marino nella sala di radioterapia sempre dell’”Infermi” (inaugurato nel 2007) e la decorazione che viene inaugurata quest’oggi.

Il primo cittadino nel ringraziare i donatori ha evidenziato che “quest’opera non è secondaria: è un pezzetto di una grande ‘macchina’ che lavora tutti i giorni per migliorare la sanità di questo territorio. Una sanità che sviluppa eccellenze, la diagnostica ad esempio, così come la Cardiologia, e che si inserisce a pieno titolo nell’ambito dell’A.USL Romagna, frutto di un processo che come Istituzioni abbiamo partecipato attivamente affinchè i risultati perseguiti dai territori avessero il giusto peso”.

(fonte: Riminitoday 06/11/2015)

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