OLR logo 2 col 300

Chef by Chef 2019 - Che serata!

Si è svolta domenica 7 aprile la quarta edizione della serata di beneficenza "Chef by Chef" – show coking night, che unisce solidarietà e grande cucina, a sostegno della diagnosi  tempestiva del tumore al pancreas, organizzata dall’Associazione "Oltre la Ricerca" con tutto li lavoro, la passione e l'amore di Laura Fabbri, membro del Comitato Direttivo.

Nell'incantevole cornice del Grand Hotel di Rimini, illuminato di viola (colore simbolo di questo tumore), presso il Ristorante Dolce Vita, gli chef Claudio di Bernardo, Silver Succi del Quartopiano Suite Restaurant, Paolo Bissaro del Ristorante La Canonica, Daniele Succi del i-Fame Restaurant, Gianpaolo Raschi del Ristorante Guido, Mariano Guardianelli del Ristorante Abocar due cucine, Luigi Sartini del Ristorante Righi, Eva Venturini e Gabriella Cucugliato del Ristorante Marittimo della Betta hanno realizzato le loro opere d'arte a sostegno della nostra causa.

A loro, al direttore del Grand Hotel, Fabio Angelini ed a tutto il gruppo Batani, alle prestigiose case vinicole Tenuta Santa Lucia, Cantina Mingazzini, Cantina Franco Galli, Cantina Fiammetta, Cantina Mionetto, Fattoria del Piccione ed a Fugar Produzione, Panificio Pasini vecchia pescheria, Gabellini Group e Mevi Confezioni vanno i nostri più sentiti ringraziamenti.

Ringraziamo anche Ugo Botticelli per il DJ Set, ormai presenza fissa delle serate dell'Associazione, Nicola per le fotografie e l'esplosivo presentatore della serata Spiridione Ripaldi.

Un ringraziamento particolare anche al nostro ospite d'eccezione Enea Bastianini, pilota di moto2 che è intervenuto nonostante fosse appena rientrato dall'Argentina ed in procinto di ripartire per il gran premio delle Americhe.

Un grazie di cuore anche a tutti i soci attivi che hanno collaborato alla realizzazione di questa splendida serata.

Grazie anche a tutti voi che ci seguite e che aderite sempre più numerosi alle nostre iniziative e che con il vostro sostegno, la vostra presenza e le vostre parole ci aiutate a fare cultura, fare rete, sensibilizzare e portare avanti la nostra visione. Perché noi siamo convinti che i sogni possono diventare idee, le idee si possono trasformare in obiettivi e gli obiettivi, quando vengo realizzati, sostengono la vita.

Un arrivederci alle nostre prossime iniziative...

Correre per lanciare un messaggio, correre per superare i propri limiti, correre per dimostrare a te stesso e agli altri che anche quando sei al buio nel mezzo del tunnel, c’è sempre uno spiraglio di luce e speranza.

La ColleMar-athon è da sempre fonte di ispirazione sociale e gli organizzatori lo hanno detto e ridetto in tutte le salse: non conta il tempo che impieghi per tagliare il traguardo, conta arrivarci a quel traguardo e non è importante quello che trovi alla fine di una corsa ma quello che provi mentre corri.

E se c’è una persona che tutte queste sensazioni le conosce e può farsi portavoce sano dei veri valori dello sport è senza dubbio Fabrizio Stevanato, 44 anni di Noale, in provincia di Venezia che sarà il prossimo 5 maggio ai nastri di partenza dell’edizione numero 17 della Colle.

La storia di Stevanato andrebbe insegnata nelle scuole e le sue parole, pronunciate con fermezza ma anche con un briciolo di sana commozione, andrebbero fatte ascoltare a tutti coloro che sono soliti trincerarsi dietro un “non ce la faccio” di fronte a problemi più o meno gravi.

E lui di problema ne ha avuto uno veramente grande: un cancro al pancreas che gli è stato diagnosticato a giugno 2016. Ad aprile 2017 si sottopone ad un intervento che gli “costa” l’asportazione della milza e una perdita di peso, dovuta a complicazioni post operatorie, di circa 30 chili.La malattia e la lunga degenza consentono a Fabrizio di analizzarsi a fondo e fanno scattare in lui la voglia di dimostrare che il cancro non gli aveva tolto alcuna possibilità e che la fortuna che ha avuto ad uscirne andava in qualche modo “sfruttata” per essere d’aiuto agli altri.

Da risolvere però c’era un altro problema che seppur irrisorio rispetto ad un tumore andava comunque superato: la pigrizia. “Sono sempre stato un pantofolaio – ammette Fabrizio – e l’idea di correre proprio non mi piaceva, così ho deciso di iniziare per gradi”. Le prime camminate a novembre 2017, poi qualche corsetta blanda fino ad aumentare il ritmo al punto da fargli scattare in testa un’idea: correre una maratona.

In questo suo obiettivo, utopistico forse ma sicuramente suggestivo, ha deciso di coinvolgere  i medici dell’istituto del Pancreas di Verona dove si è operato e lo staff medico della medicina dello sport dell’ULS 3 Serenissima con i quali ha iniziato un percorso d’allenamento fungendo talvolta da “cavia” per monitorare la situazione e i postumi dell’operazione.

“Correre per il solo gusto di farlo però non mi bastava – spiega Stevanato – e così ho deciso che il mio sacrificio doveva essere d’aiuto agli altri. Così è nato ‘Corri in muso al cancro’, un progetto che partendo dalla mia storia ha portato nel giro di pochi mesi a raccogliere fondi per acquistare macchinari chirurgici nuovi all’ospedale veronese ma soprattutto ha portato un messaggio di speranza a tutti coloro che si sentono perduti una volta che gli viene diagnosticata la malattia”.

Uno stand di “Corri in muso al cancro” sarà anche alla Rocca Malatestiana il prossimo 5 maggio e a presidiarlo ci sarà il professor Claudio Bassi dell’istituto del Pancreas di Verona che accompagnerà Stevanato in questa trasferta. Con loro ci sarà anche il dottor Fabio Casciani, fanese, che insieme al 44enne correrà la ColleMar-athon.

“Ogni volta che vado in ospedale per dei controlli o semplicemente per salutare i medici – conclude Stevanato – vedo le maschere di paura impresse nei volti dei pazienti e ogni volta i dottori, indicandomi, dicono: ‘Guardate lui, questo qui un anno fa aveva il cancro, oggi corre la maratona’. Ecco, se corro è anche e soprattutto per tutti loro”.

Lo scorso ottobre Fabrizio Stevanato ha corso alla maratona di Venezia, domenica 5 maggio sarà alla ColleMar-athon (probabilmente correrà la mezza maratona Mondolfo-Fano e non la lunga distanza) che mai come in questo momento è davvero sempre più la Maratona dei Valori.

Fonte: http://www.oltrefano.it Autore: Marco Spadola

Vuoi sostenere Oltre la Ricerca ODV?
DONA ORA!

linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram