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Malnutrizione

09/03/2018

MALNUTRIZIONE, CAUSA DI MORTE PER UN PAZIENTE ONCOLOGICO SU CINQUE.

Oltre il 50% dei pazienti affetti da tumore è malnutrito, già alla prima visita. Lo rivela PreMio, acronimo di Prevalence of Malnutrition in Oncology, lo studio italiano pubblicato su Oncotarget.
Il 5% di perdita di peso è un indicatore allarmante; il 28% di chi ha il cancro perde più del 10% di peso.
Stomaco, esofago, pancreas e polmone sono i tumori maggiormente associati alla malnutrizione.

Del campione preso in esame il 51.1% ha mostrato un grado di compromissione nutrizionale variabile, di questi il 42.4% era a rischio di malnutrizione e il 9% era già francamente malnutrito.
La perdita di peso involontaria è un indicatore di un alterato bilancio energetico, riscontrata nel 65% dei pazienti esaminati in occasione della prima visita oncologica: il 28.4% aveva perso più del 10% del proprio peso.

I ricercatori dello Studio PreMiO hanno chiesto ai pazienti di compilare due questionari per la valutazione dell’anoressia che hanno attestato una perdita di appetito tra il 41% e il 44.5% dei pazienti.
Tra i motivi della perdita di appetito ci sono la sazietà precoce per il 69% dei soggetti, il cambiamento del gusto per il 40.3%, nausea o vomito per il 31.9%, rifiuto e avversione per il sapore della carne (28.9%) e disturbi dell’olfatto per il 16.8%.

La ricerca ha svelato l’esistenza di un insospettabile numero di soggetti a rischio di cachessia,una condizione che si manifesta con una massiva perdita di peso e di tessuto muscolare.
Più del 70% di quelli con carcinoma allo stomaco o al pancreas, più del 60% di quelli con diagnosi di tumore a fegato e colon retto, più del 40% di quelli con carcinoma del testa-collo e forme genitourinarie hanno mostrato indice di massa corporea ( BMI ) e perdita di peso compatibili con la diagnosi di cachessia neoplastica.

L’alta prevalenza della malnutrizione e le sue conseguenze negative non sono adeguatamente prese in considerazione nella maggior parte delle unità di oncologia, in Italia come nel resto del mondo.
Eppure studi condotti in diversi paesi come Germania, Francia, Spagna e Brasile hanno riportato percentuali di malnutrizione variabili tra il 25% e il 70% e in oncologia.
Se non trattata la perdita di peso, di muscolo o di nutrienti può avere gravi conseguenze: i soggetti con tumore del colon retto tollerano un numero inferiore di cicli di chemioterapia il che può comprometterne i risultati, i pazienti con perdita della massa muscolare manifestano più spesso gli effetti tossici dei trattamenti, oppure riferiscono una peggiore della qualità di vita.

Il 20% dei pazienti oncologici non supera la malattia proprio a causa delle gravi conseguenze della malnutrizione.

La valutazione e l’intervento nutrizionale devono diventare parte integrante delle cure oncologiche, con una stretta sinergia tra le specialità.
Si tratta infatti di una condizione evitabile o prevenibile con protocolli che prevedono una dieta adeguata, la somministrazione di supplementi nutrizionali orali o integratori sino alla nutrizione enterale o parenterale quando necessario per ristabilire l’equilibrio dei nutrienti necessari e permette il recupero del peso.

Fonte: Umberto I - Policlinico di Roma, 2018 - Xagena_Salute_2018

Per approfondimenti sui Tumori: OncologiaMedica.net https://www.oncologiamedica.net/

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